La bozza del disegno di legge di Bilancio per il 2024, approvato dal Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2023, contiene una serie di misure in favore dei genitori e, più nello specifico, delle mamme che lavorano, tra cui: esoneri contributivi: congedo parentale, fringe benefit per i genitori che lavorano. Obiettivo del Governo e, infatti, anche una spinta alla natalità che possa contrastare l’attuale crisi demografica.
Esonero contributivo mamme lavoratrici
La Manovra 2024 riduce a zero la trattenuta contributiva a carico delle donne che lavorano a tempo indeterminato e hanno con almeno due figli. A tal fine la bozza del ddl di Bilancio 2024 approvato prevede l’azzeramento, per i periodi di paga da gennaio 2024 a dicembre 2026, della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice
- madre di due figli, fino a che il figlio più piccolo non abbia compiuto 10 anni;
- madre di tre figli, fino a che il figlio più piccolo non abbia compiuto 18 anni.
N.B. L’esonero totale è ammesso nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.
Sotto il profilo operativo è presumibile ritenere che la lavoratrice, analogamente a quanto già è richiesto in riferimento ai fringe benefit detassati, dovrà autocertificare la condizione legittimante l’applicazione dell’esonero contributivo totale a lei riservato.
Congedo parentale
Cresce la misura delle tutele in vigore per le famiglie, con un ulteriore rafforzamento delle previsioni contenute nel Testo Unico in materia di genitorialità: oltre alla proroga della misura maggiorata di indennità spettante per il congedo parentale nella misura di un mese fruibile con indennità all’80%, già in vigore per il 2023, si introduce un ulteriore mese di congedo che sarà indennizzato dall’INPS per il tramite del datore di lavoro nella misura del 60%.
In questo caso occorre che:
- il congedo di maternità obbligatorio o di paternità alternativo sia terminato in data successiva al 31 dicembre 2023:
- il congedo parentale sia fruito entro il sesto anno di vita del figlio (o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età). Sono previsti un mese indennizzato all’80% e uno indennizzato al 60% per entrambi i genitori, che possono fruirli anche in modalità ripartita. Inoltre, stando alla bozza del testo del disegno di legge di Bilancio 2024, anche l’indennità prevista per il secondo mese sarà aumentata all’80% per il solo anno 2024.
Fringe benefit detassati per i genitori
Sono rese strutturali, già dal 2024, le disposizioni relative alla detassazione dei beni e servizi concessi ai lavoratori dipendenti. In particolare, sono fissate due nuove soglie di esenzione:
- 1000 euro per la generalità dei lavoratori subordinati;
- 2.000 euro per i genitori con figli fiscalmente a carico.
Il tetto di esenzione è da applicarsi in misura intera a ciascun genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, a patto che, come previsto dal TUIR:
- il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi i genitori;
- ci si accordi per attribuire la detrazione per figli a carico per intero al genitore con il reddito più elevato.
Sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili) o a 4.000 euro fino a 24 anni di età.
Bonus asilo nido
Aumenta, inoltre, l’importo erogabile a titolo di bonus asilo nido per il secondo figlio. Con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono è elevato a 2.100 euro.